Il futuro del Restauro a Ferrara Expo: al via la XXIX edizione del Salone
Il Salone internazionale del Restauro, evento di riferimento a livello mondiale per i Beni Culturali e Ambientali, si caratterizza per un’offerta articolata e di qualità, guidata da sostenibilità, innovazione, digitalizzazione, internazionalità.
A Ferrara un’area espositiva di prestigio, 16 Paesi esteri presenti con 50 delegati e un corposo palinsesto formativo che fornirà alla community professionale strumenti e aggiornamenti per creare sinergie e profilare i più attuali trend di sviluppo.
Oltre 100 espositori e più di 80 appuntamenti tra eventi, convegni, mostre e laboratori.
Ferrara, 14 maggio – Il settore della conservazione e della valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali assume oggi un ruolo fondamentale nell’ambito della transizione energetica e nella promozione della sostenibilità nelle città, nei centri storici, nei borghi e nel patrimonio architettonico complessivo. Non a caso, negli ultimi anni il mondo del restauro ha attraversato una fase di rapida crescita, trainata da diversi fattori quali superbonus Sisma, Eco e Facciate, oltre ai finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Un impulso che ha rafforzato le imprese della filiera, generando un aumento delle attività e aprendo la strada a nuove opportunità: sfide significative che richiedono l’attenzione di esperti e istituzioni. Attualmente, il motore principale di questa crescita è rappresentato dai finanziamenti del PNRR che, fino al 2026, costituiranno la colonna portante delle commesse pubbliche nel settore del restauro e della riqualificazione. Le risorse destinate includono: 1,1 miliardi di euro per la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale, e 2,72 miliardi di euro per l’industria culturale e creativa 4.0. A dicembre 2024 inaugurerà l’anno del Giubileo, un’occasione senza precedenti per la riqualificazione architettonica e urbana, supportata da ingenti fondi che devono essere impiegati entro la fine dell’anno.
È in questo scenario che alza il sipario il Salone Internazionale del Restauro, in programma a Ferrara Expo dal 15 al 17 maggio 2024. Con una proposta culturale e un’area espositiva di prestigio e interesse, Restauro 2024, primo e unico appuntamento in Italia qualificato a livello internazionale ISO2563 e certificato ISFCERT, propone una tre giorni dinamica e funzionale, dove esperti e operatori possono condividere conoscenze, raccontare processi, scoprire materiali, tecnologie e soluzioni per un futuro sostenibile, efficiente, digitale e integrato per l’intero comparto.
«Hub di riferimento a livello mondiale nell’ambito dei Beni Culturali e Ambientali, Restauro 2024 è luogo d’incontro e scambio di saperi e conoscenze che contribuiscono all’unisono alla tutela dell’inestimabile patrimonio storico-artistico mondiale, ma è anche terreno di unione, dove culture diverse, talvolta addirittura in conflitto, si stringono per abbracciare un obiettivo comune dato dalla valorizzazione e conservazione delle singole eredità culturali – dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo – Caratterizzato da una proposta espositiva unica e da un autorevole programma convegnistico e formativo, il Salone è vetrina dell’eccellenza italiana del restauro, un mestiere di altissimo prestigio, che affonda le sue radici nell’artigianalità di più nobile accezione. L’Italia, con il suo modello di valorizzazione dei beni culturali, è esempio virtuoso che attrae
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l’attenzione di numerosi Paesi nel mondo, desiderosi di potenziare questo aspetto. Il Salone del Restauro assume in questo contesto un ruolo di primo piano, qualificandosi come piattaforma autorevole in cui si tracciano le direzioni future del settore, motore per la crescita culturale, sociale ed economica».
«Ferrara è lieta di aprire le porte all’ormai tradizionale Salone Internazionale del Restauro a Ferrara Expo, appuntamento di assoluto rilievo in Italia e punto di riferimento a livello mondiale per la tutela e la conservazione dei beni culturali e ambientali. Si tratta di una vetrina importante che dà lustro alla nostra città, patrimonio Unesco, con una serie di iniziative e di approfondimenti volte a tracciare le basi per affrontare le nuove sfide del settore. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa importante manifestazione», così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.
«Prosegue proficuamente la collaborazione del Comune di Ferrara, che partecipa al Salone internazionale del Restauro, per il terzo anno consecutivo insieme alla Fondazione Ferrara Arte, con uno stand dedicato ai restauri recentemente realizzati, volti a tutelare il patrimonio culturale cittadino e restituirlo alla città e ai turisti. Una parte è dedicata allo Spazio Antonioni, un nuovo museo per Ferrara, che si aggiunge agli altri già attivi sul territorio e che inaugurerà il 31 maggio riportando alla luce parte dei 47 mila oggetti – tra documenti, pellicole e molto altro – che il regista Michelangelo Antonioni ha devoluto alla sua città natale. Un altro focus è sul recente restauro dell’imponente tela di Giuseppe Avanzi (circa 36 metri quadri), del 1695, tornata dopo quasi ottant’anni nella Chiesa di San Cristoforo alla Certosa al termine di un complesso restauro», spiega l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli.
TECNOLOGICO, INNOVATIVO, SOSTENIBILE: UNO SGUARDO AL SALONE
Crocevia dinamico e stimolante in cui interagire e mettere a fattor comune know-how ed esperienze, il Salone Internazionale del Restauro proporrà alla business community un’opportunità senza pari per mettere in luce competenze e professionalità per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. In un settore sempre più complesso in cui mercati e professionisti sono chiamati a dialogare e interagire, sviluppando un approccio progettuale condiviso e sinergico, i padiglioni di Ferrara Expo offriranno una visione sugli ultimi prodotti e soluzioni disponibili e forniranno una panoramica sulle sfide e tendenze che stanno caratterizzando il comparto.
Espongono in fiera aziende specializzate nel restauro di beni artistici, storici e archeologici, nel restauro conservativo e di consolidamento, così come imprese che producono o distribuiscono macchine innovative per la preservazione del patrimonio culturale.
Tecnologie all’avanguardia, strumentazioni e diagnostica sono rappresentate a evidenziare l’importanza della ricerca scientifica anche in quest’ambito. Fungendo da catalizzatore per un ampio ventaglio di settori altamente interconnessi, l’expo si fa vetrina per una vasta gamma di prodotti e servizi, come materiali di nuova generazione, impiantistica, pulizia e ripristino di superfici, illuminotecnica, multimedia e software per la progettazione, Building Information Modeling (BIM), soluzioni antisismiche, attrezzature per la sicurezza e il cantiere, e proposte per la riqualificazione energetica.
Università, istituti d’arte, scuole di restauro, laboratori ed enti di formazione, centri di ricerca e catalogazione, unitamente a enti pubblici e privati dedicati all’ambiente, tutela e recupero sono parte integrante del Salone: una partecipazione strategica che testimonia l’impegno congiunto nel voler valorizzare l’intero comparto. E ancora i musei, le biblioteche, gli archivi e i servizi editoriali sono fondamentali per promuovere la collaborazione tra le diverse realtà e garantire la tutela e la salvaguardia del ricco patrimonio culturale italiano.
PONTI CULTURALI E RELAZIONI DI VALORE: I PLUS DI RESTAURO 2024
Ministero della Cultura: laboratori e convegni
Anche l’edizione 2024 del Salone Internazionale del Restauro gode del patrocinio del Ministero della Cultura, (MiC) che è presente con un’ampia area istituzionale dedicata. Lo spazio del Ministero, oltre a ospitare istituti, musei, segretariati e soprintendenze, sarà cuore pulsante di tre ricche giornate scandite da workshop, laboratori per centinaia di ragazzi e sessioni di approfondimento per potenziare saperi e conoscenze degli operatori del settore. La componente congressuale sarà particolarmente sensibile al rapporto tra restauro e sostenibilità ambientale, promuovendo pratiche e metodologie che rispettino l’ambiente e facciano ampio uso di materiali eco-compatibili. Un impegno che evidenzia la consapevolezza dell’importanza di preservare il patrimonio culturale in modo responsabile e sostenibile per le generazioni future. Sempre nell’area MiC, saranno presentate e discusse diverse expertise realizzate in alcuni cantieri di particolare rilevanza. Queste best practice offrono uno sguardo privilegiato sulle sfide e le soluzioni adottate nel corso dei lavori di restauro e conservazione di importanti siti storici e monumenti: dai complessi interventi di miglioramento sismico ai metodi innovativi di restauro conservativo, questi contributi rappresentano un prezioso bagaglio di conoscenze e competenze, punto di incontro per la crescita e lo sviluppo continuo delle pratiche nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.
Verso la Restoration Week: i delegati di 16 Paesi alla scoperta del restauro Made in Italy.
Momento centrale della Restoration Week, evento itinerante che promuove il restauro Made in Italy sui mercati globali, sarà il Salone del Restauro. Grazie alla partnership con Assorestauro e alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Agenzia ICE, Restauro 2024 ospita il 15 e il 16 maggio 50 delegati internazionali provenienti da 16 Paesi: Albania, Arabia Saudita, Azerbaijan, Bulgaria, Giordania, Iran, Israele, Kosovo, Libano, Libia, Marocco, Mozambico, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Uzbekistan. Nazioni che mostrano una crescente attenzione al recupero del proprio ‘cultural heritage’ – patrimonio storico-artistico da valorizzare all’interno della comunità – e che guardano all’Italia come centro di eccellenza per prodotti, servizi, tecnologie e know-how legati al mondo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
La Restoration Week accoglie, nella settimana che va dal 13 al 17 maggio, la nutrita delegazione estera offrendole la possibilità unica di immergersi nel mondo del restauro attraverso esperienze esclusive e incontri diretti con professionisti del settore.
Assorestauro ha pianificato incontri direttamente nei cantieri, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di conoscenze tra esperti italiani del restauro e le loro controparti internazionali. Il programma della Restoration Week 2024 include tra l’altro visite a luoghi normalmente non accessibili ai visitatori.
Si partirà dalla Lombardia, con i cantieri del Duomo di Milano e del Castello Sforzesco, per poi proseguire alle Scuderie di Montel vicino a San Siro.
Il percorso continuerà in Emilia-Romagna, dove saranno realizzate attività di scambio internazionale all’interno dei padiglioni di Restauro 2024 e dove sono previste aperture eccezionali: i delegati accederanno al cantiere appena concluso della Chiesa di San Paolo a Ferrara, chiusa al pubblico dal terremoto del 2012, e visiteranno l’ex convento dei Teatini, attualmente in fase di restauro. La tappa conclusiva sarà a Crevalcore, vicino a Bologna, per esplorare il cantiere di ricostruzione del Teatro Comunale.
Una partecipazione e un programma significativi, dunque, che contribuiranno a creare, insieme ai numerosi incontri B2B con gli espositori e a una piattaforma di networking appositamente realizzata, importanti opportunità di crescita, volte a fare sempre di più di Restauro e della Restoration Week un centro di idee, confronti e connessioni.
Dal globale al locale: il valore del restauro per la tutela del territorio, delle comunità e della pace.
Sono di stretta attualità alcune specifiche iniziative di Restauro 2024. Il calendario prevede in particolare approfondimenti sulla ricostruzione post sisma in Turchia e su quella a conflitto in corso in Ucraina, coordinati da ICE Agenzia e Assorestauro: due occasioni per riflettere sulla centralità dell’arte e del suo recupero anche in contesti e situazioni estremi. Non solo patrimonio universale, ma via necessaria e insostituibile di ripartenza per le popolazioni e i Paesi coinvolti.
In quest’ottica il Salone Internazionale del Restauro rappresenta un terreno di unione e di dialogo interculturale. Qui, culture diverse e popoli talvolta in conflitto trovano un punto d’incontro e di collaborazione intorno alla valorizzazione e alla conservazione delle proprie eredità culturali. Attraverso lo scambio di conoscenze, esperienze e pratiche nel campo del restauro, si crea un ambiente di reciproco rispetto e comprensione, contribuendo così a superare le barriere culturali e a promuovere la pace e la cooperazione internazionale. In questo contesto, il restauro diventa un ponte che unisce le diversità culturali, trasformando le differenze in opportunità di arricchimento reciproco e di costruttiva convivenza.
Sarà la Regione Emilia-Romagna a organizzare una serie di attività sulle sfide future della conservazione, volte a valorizzare il patrimonio culturale locale, offrendo agli operatori del settore e al pubblico la possibilità di conoscere le eccellenze artistiche e storiche del territorio. Tra workshop e incontri, la partecipazione della Regione Emilia-Romagna contribuirà ad arricchire e consolidare il ruolo del Salone come punto di riferimento nel panorama culturale e artistico internazionale.
Archeolog e MiC: percorsi di recupero e valorizzazione
Sarà affidato ad Archeolog ETS – associazione del Gruppo FS, nata nel 2015 e composta dalle società del Polo Infrastrutture RFI, Anas con la controllata Quadrilatero Marche Umbria, e Italferr – il compito di presentare il nuovo Protocollo d’Intesa con il Ministero della Cultura, finalizzato a restaurare, conservare e valorizzare siti e reperti archeologici rinvenuti durante la realizzazione e la manutenzione di opere ferroviarie e stradali.
Spazio expo Assorestauro Partner strategico del Salone, Assorestauro, Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, contribuirà ad arricchire la manifestazione ferrarese con un programma convegnistico di alto livello. Lo spazio sarà animato dalla presenza delle aziende associate ad Assorestauro che porteranno in fiera prodotti – materiali, attrezzature e tecnologie – e best practice di un settore impegnato nella riqualificazione di edifici di valore storico-culturale e composto di piccoli e grandi professionisti che costituiscono un modello unico al mondo.
Le dimostrazioni a cura di Formedil.
Murales e graffiti, pulizia della tela e lavorazione di intonaci, ma anche tecnologica, visori e realtà aumentata nei cantieri di restauro: di questo e molto altro si occuperà Formedil con la collaborazione e la partecipazione di 12 scuole edili in arrivo da tutta Italia. A cura di Formedil anche una mostra sulla sicurezza in cantiere.
CULTURA E FORMAZIONE, CUORE PULSANTE DI RESTAURO 2024
L’autorevole palinsesto di incontri e iniziative, riflesso autentico e puntuale delle tematiche e delle soluzioni che ruotano attorno al settore, sarà al centro della XXIX edizione del Salone. Si affronteranno questioni cruciali, dalla digitalizzazione dei beni culturali alle nuove emergenze, come terremoti e cambiamenti climatici, passando per l’importanza strategica della sostenibilità e dell’efficientamento energetico.
Tra le iniziative confermate spiccano le tavole rotonde su scenari e prospettive del restauro nel Terzo Millennio e il convegno sul restauro Made in Italy, le sue prospettive per il futuro e la sua significativa capacità di influenzare trend e consuetudini internazionali. Altrettanto centrale il convegno internazionale sullo stato dell’arte del Restauro in Italia e in Europa.
Di grande interesse il workshop sul ruolo dell’illuminazione nella fruizione delle opere d’arte e i convegni sulla sicurezza di strutture e infrastrutture e sull’importanza delle indagini diagnostiche.
L’edizione 2024 del Salone ha in serbo anche l’incontro dedicato al progetto Restituzioni, nel quale, attraverso il racconto dei restauratori coinvolti, saranno presentati gli esiti di alcuni interventi realizzati nelle ultime edizioni del programma di restauri curato e gestito da oltre 30 anni da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il MIC e gli Enti ministeriali preposti alla salvaguardia delle opere del patrimonio nazionale.
La XXIX edizione di Restauro si preannuncia un appuntamento da non perdere sia per gli addetti ai lavori, sia per un pubblico più ampio di appassionati e curiosi. L’ingresso in manifestazione è gratuito, previa registrazione obbligatoria sul sito www.salonedelrestauro.com